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Obesità, quando e come operare

L'obesità rappresenta una vera emergenza sanitaria tanto che, con un neologismo, è stata chiamata globesità. Negli USA si presenta con un'incidenza pari a circa il 25-30% della popolazione generale. Per obesità patologica si intende una condizione caratterizzata da un indice di massa corporea (IMC) maggiore di 40 oppure maggiore di 35 in presenza di altre patologie. In Europa l'incidenza dell'obesità varia da nazione a nazione con una media di circa il 12-15%. In Italia dati recenti indicano un trend in aumento dell'incidenza di obesità severa nella popolazione adulta alla pari dei dati medi europei. I costi sociali delle co-morbilità secondarie all'obesità patologica ha spinto il governo nazionale ad istituire una "task force", inserendo l'obesità patologica come il terzo obiettivo del Piano Sanitario Nazionale.
La terapia conservativa è fallimentare in circa il 95% dei pazienti obesi con IMC maggiore di 35. In tale ambito la chirurgia rappresenta ancora oggi l'unico approccio efficace a lungo termine per il controllo del peso corporeo e della sindrome metabolica secondaria all'obesità (ipertensione, diabete, spleep apnea, ecc.).
L'avvento della laparoscopia agli inizi degli anni '90 ha modificato lo scenario della chirurgia bariatrica favorendo la diffusione di alcune procedure sulla base di una maggiore accettazione (compliance) dell'intervento da parte dei pazienti. Le differenti procedure chirurgiche per l'obesità possono essere classificate in 2 grandi capitoli: gli interventi restrittivi e quelli malassorbitivi.
Con le procedure restrittive si riduce la capacità dello stomaco di contenere alimenti, e quindi l'introito alimentare. Il paziente dimagrisce poiché le differenti procedure restrittive inducono un precoce senso di sazietà.
Con le procedure malassorbitive si riduce la capacità dell'organismo di assorbire gli alimenti ingeriti. Sono procedure meno vincolate dalla dieta e più potenti in termini di calo ponderale. Sono pertanto maggiormente efficaci nella grande obesità.
Tutte le procedure possono essere eseguite per via laparoscopica, che rappresenta l'approccio chirurgico di prima scelta nell'obesità patologica.
Tra le procedure restrittive, il bendaggio gastrico regolabile è l'intervento che ha fornito l'impulso maggiore per la diffusione in Europa della chirurgia dell'obesità. Tra la procedure malassorbitive, il bypass gastrico, l'intervento più frequente negli USA, è un importante e potente strumento per il calo ponderale. Di recente si sta registrando un crescente interesse e una rapida diffusione per la sleeve gastrectomy.
La riproducibilità per via laparoscopica di interventi complessi, come il bypass gastrico e la diversione biliopancreatica, è stata ampiamente dimostrata. Il tasso di morbilità e mortalità è sovrapponibile a quello della chirurgia tradizionale. I rischi legati ad un intervento chirurgico sono comunque molto inferiori a quelli che già si corrono unicamente per il fatto di essere obesi. Chiunque sia in una condizione di grande obesità è infatti già esposto a rischi di complicazioni (cardio-respiratorie, ossee, metaboliche) in grado di influire negativamente sull'aspettanza di vita. La chirurgia bariatrica determina la remissione completa del diabete mellito tipo 2 in oltre i tre quarti dei casi.

  • Casella G, Abbatini F, Calì B, Capoccia D, Leonetti F, Basso N. Ten-year duration of type 2 diabetes as prognostic factor for remission after sleeve gastrectomy. Surg Obes Relat Dis. 2011 Nov-Dec;7(6):697-702. Epub 2011 Aug 28.
  • Buchwald H, Avidor Y, Braunwald E, Jensen MD, Pories W, Fahrbach K, Schoelles K. Bariatric surgery: a systematic review and meta-analysis. JAMA. 2004 Oct 13;292(14):1724-37.

I criteri di selezione

La chirurgia richiede un'attenta selezione dei pazienti.
  • Indice di Massa Corporea (IMC o BMI, dall'inglese body mass index) superiore a 40 oppure compreso tra 35 e 40 ma solo in presenza di altre patologie associate (ipertensione arteriosa, diabete, apnee notturne, ecc.).
  • Età compresa tra 18 e 50 anni.
  • Storia di obesità essenziale di durata superiore a 5 anni.
  • Fallimento di tentativi di terapia dietetica o farmacologica durati almeno un anno.
  • Assenza di malattie ghiandolari (ad esempio tiroidee).
  • Capacità di comprendere la procedura e volontà di aderire alle regole comportamentali richieste.
  • Assenza di dipendenza da alcol o droghe.
  • Rischio operatorio accettabile.

I criteri di selezione

La S.I.C.OB. (Società Italiana di Chirurgia dell’Obesità e delle malattie metaboliche) ha predisposto un fascicolo con le informazioni sulla terapia chirurgica dell’obesità al fine di giungere al consenso informato da parte del paziente per l'eventuale intervento chirurgico.

Calcolatore dell'indice di massa corporea

L'indice di massa corporea è un indicatore dello stato di peso forma. Il suo calcolo aiuta a capire se la chirurgia è indicata in caso di obesità.

Il tuo IMC è:

L'OMS considera un IMC inferiore a 18,5 come sottopeso. Può indicare malnutrizione, disturbi alimentari o altri problemi di salute.

Un IMC compreso tra 18,5 e 25 è considerato normale e sano.

Le persone che rientrano in questa categoria possono essere a rischio di sviluppare obesità.

Un accumulo anormale o eccessivo di grasso può danneggiare seriamente la salute. Con questi valori la chirurgia non è indicata.

L'obesità danneggia seriamente la salute. Con questi valori la chirurgia può essere indicata in presenza di patologie associate (ipertensione, apnee notturne, diabete).

L'obesità patologica è una malattia grave. Con questi valori può essere indicata la chirurgia.

  • Pi-Sunyer FX, Aronne LJ, et al. The Practical guide: Identification, Evaluation and treatment of Overweight and Obesity in Adults. National Institute of Health, National Heart, Lung, And Blood Institute, North American Association For The Study Of Obesity. NIH publication 00-4084, 2000.
  • Khosla T, Lowe CR. Indices of obesity derived from body weight and height. Br J Prev Soc Med. 1967; 21: 122-128. PubMed ID: 6033482

Diabete

È ormai ben nota la diabesità ovvero l'associazione tra obesità, diabete mellito di tipo 2 e un aumento dei fattori di rischio cardiovascolari. Numerosi studi a lungo termine hanno confermato l'efficacia della chirurgia bariatrica nel controllo del diabete nei pazienti affetti da obesità patologica (indice di massa corporea maggiore di 35).

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Video divulgativi per tutti

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Bendaggio gastrico

È un intervento restrittivo per la terapia chirurgica dell'obesità, caratterizzato dal posizionamento di un anello di silicone attorno alla parte superiore stomaco, in prossimità dell'esofago.

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Sleeve gastrectomy

La sleeve gastrectomy (o gastrectomia a manica) è una gastrectomia verticale, praticata lungo la grande curvatura, con cui si asporta completamente il fondo gastrico e si ottiene uno stomaco residuo di 60-150 ml.

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Bypass gastrico

Descritto per la prima volta da Wittgrove e Clark (1994) nella sua variante laparoscopica, rappresenta una delle più note tecniche di chirurgica bariatrica.

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Diversione biliopancreatica

È l'intervento malassorbitivo per l'obesità patologica più utilizzato e si realizza in due tempi. L'intervento non determina l'asportazione di intestino.

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